Il reato di riduzione o mantenimento in schiavitù

La Corte di Cassazione Penale ha interpretato l’art 630 c.p. (con la sentenza n. 37638/2014), statuendo che il detto reato si configura in quelle attività a cui la persona offesa è costretta attraverso violenza, minaccia, inganno, abuso di autorità, ovvero mediante l’approfittarsi di una situazione di minorità fisica o psichica ovvero approfittandosi dello stato di necessità della vittima.